Benvenuti nel paradiso dell'inganno. Più in alto, più vicino
alle cime degli alberi, l'aria odora di rum, di bergamotto con
vaghi sentori di uva. Avanziamo, superando una liana dopo
l'altra con colpi di machete, e ci avviciniamo alla vista
interiore del desiderio attraverso i profumi di giglio, cedro,
frutta secca, chiodi di garofano e cumino. Gli animali
arrancano, con le gambe semi-sommerse nell'acqua, mentre
il sole che filtra a malapena attraverso la fitta vegetazione
della foresta fa emergere ancora più forte il profumo della
loro pelle. Qui si fa sentire in maniera acuta il desiderio verso
le civiltà perdute. I nostri occhi chiusi, travolti dalla solida
base di sandalo, ambra, labdano, incenso, mirra e castoreum,
testimoniano una frenetica ricerca della mitica città dell'oro
che è molto più di una semplice ossessione. Per una volta
basta inspirare dentro e lasciarsi trascinare.
alle cime degli alberi, l'aria odora di rum, di bergamotto con
vaghi sentori di uva. Avanziamo, superando una liana dopo
l'altra con colpi di machete, e ci avviciniamo alla vista
interiore del desiderio attraverso i profumi di giglio, cedro,
frutta secca, chiodi di garofano e cumino. Gli animali
arrancano, con le gambe semi-sommerse nell'acqua, mentre
il sole che filtra a malapena attraverso la fitta vegetazione
della foresta fa emergere ancora più forte il profumo della
loro pelle. Qui si fa sentire in maniera acuta il desiderio verso
le civiltà perdute. I nostri occhi chiusi, travolti dalla solida
base di sandalo, ambra, labdano, incenso, mirra e castoreum,
testimoniano una frenetica ricerca della mitica città dell'oro
che è molto più di una semplice ossessione. Per una volta
basta inspirare dentro e lasciarsi trascinare.